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IL DOLORE DORSALE

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IL DOLORE DORSALE

Vi sarà capitato di soffrire alla schiena con sintomi localizzati in regione dorsale, tra le scapole oppure solo su un lato della colonna. Continuando a leggere questo articolo, analizzeremo nello specifico sintomi e modalità con cui il dolore si manifesta, dove si manifesta, quali sono le cause principali e le soluzioni che si possono adottare per controllare e prevenire il dolore dorsale.

 Qualche cenno di anatomia.

La caratteristica del rachide dorsale è la presenza di una cifosi.

Quando nasciamo, la nostra colonna ha una cifosi unica che in seguito viene compensata dal riflesso di estensione del capo e dall’attivazione dei flessori dell’anca al raggiungimento della posizione eretta.

La cifosi, erroneamente associata a patologia da alcuni pazienti, è in realtà una curva fisiologica, quindi normale, che in questo distretto conferisce alla colonna una forma di C. A livello funzionale cifosi e lordosi si susseguono, a livello occipitale e sacrale abbiamo altre due cifosi mentre a livello cervicale e lombare abbiamo due lordosi.

Per sua conformazione, la cifosi dorsale presenta  12 vertebre di forma specifica, posizionate in modo da potersi articolare con le 12 costole tramite apposite articolazioni.  Ciascuna vertebra presenta sul corpo due piccole faccette, poste in vicinanza dei peduncoli, chiamate faccetta costale superiore ed inferiore, poste al confine con i corrispondenti dischi intervertebrali; non sono tuttavia faccette complete, ma  emifaccette, poiché la testa della costa, si pone tra corpi vertebrali, articolandosi dunque con l’emifaccetta superiore d’una vertebra e con l’emifaccetta inferiore di quella sovrastante. In particolare la costa dello stesso numero della vertebra sarà articolata con la sua emifaccetta superiore.

Se dovesse verificarsi una riduzione della mobilità della rotazione dorsale, la zona lombare dovrebbe compensare questo movimento. Essendo la lombare anatomicamente strutturata principalmente per i movimenti di flessione ed estensione subirà uno stress delle sue strutture. Inoltre le coste che partono dalle vertebre dorsali, sono a contatto col le scapole e quindi entrano in gioco  con i movimenti delle spalle.

Il rachide dorsale ha una funzione importante, insieme alla gabbia toracica, quella  di proteggere gli organi nobili, oltre al midollo spinale: i polmoni e il cuore nella parte alta, gli organi riproduttivi nella pelvi.  Il muscolo diaframma, che prende inserzione proprio nelle ultime coste, divide cuore e polmoni dalla cavità addominale dove alloggiano i visceri, il fegato, il pancreas, lo stomaco, i reni. Ai lati di ciascuna vertebra passano le radici dei nervi dorsali che innervano muscoli, i visceri, e fascia.

Osservando la zona dorsale potremo notare delle asimmetrie e da un lato potremo scorgere un maggiore rigonfiamento, dato dalla rotazione e inclinazione di vertebre e coste. La conseguente risalita in superficie dei muscoli spinali e dorsali potrebbero simulare ad occhi non proprio esperti un rigonfiamento. Probabilmente si tratta di scoliosi! Essa, a differenzia dall’atteggiamento scoliotico, si valuta facendo flettere in avanti il soggetto e andando ad osservare la comparsa di eventuale gibbo.

La cifosi può essere patologica quando il grado della curva aumenta o diminuisce. Quando aumenta assistiamo alla formazione del dorso curvo, che andando avanti negli anni diviene fattore predisponente alla crollo vertebrale, soprattutto se ci troviamo in presenza di osteoporosi nell’anziano e a patologie delle spalle. Infatti un dorso curvo può limitare l’elevazione degli arti superiori andando a generare per esempio Sindrome da conflitto sub acromiale e problemi alla cuffia dei rotatori nelle spalle.

 

COME SI MANIFESTA IL DOLORE?

Abbiamo diversi tipi di dolore e la sua descrizione, il suo andamento, sono essenziali per stilare un corretto piano terapeutico.

Il dolore può essere descritto come fisso, intermittente, a fascia.

Può essere percepito come irradiato , cioè essere un dolore che per esempio si manifesta in seguito a una problematica cervicale. Ad esempio si può manifestare fra le scapole, su un solo lato. Oppure potrebbe essere un dolore la cui origine si trova nella spalla.

Un dolore irradiato potrebbe essere legato alla presenza di trigger points localizzati a livello dorsale, su muscoli, fasce, tendini, capsule, una volta premuti potrebbero proiettare dolore lontano dal punto doloroso rilevato. Trigger significa infatti grilletto, e allo stesso modo di quando premiamo il grilletto, il proiettile viene spinto a distanza, il dolore si percepisce a distanza del punto stimolato.

Il dolore potrebbe essere dorsale, specificatamente a sinistra o destra ed è importante annotarlo insieme alle sensazioni riferite che p variano tra formicolio,  bruciore, intermittente, sensazione di avere un coltello o un chiodo conficcato fra le spalle. Potrebbe manifestarsi per esempio dopo intensa attività sportiva o dopo uno sforzo, o addirittura dopo un eccesso di rabbia.

Valutare il dolore e il modo in cui si manifesta è molto importante per il fisioterapista perché potrebbe indicare una bandiera rossa al trattamento e quindi indirizzarvi immediatamente alla valutazione di un medico specialista

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LE CAUSE 

Come si arriva ad avere dolore dorsale? Le cause potrebbero essere attribuite al sistema muscolo scheletrico, ai nervi, ai visceri o a posture errate sostenute nel tempo.

Fra i dolori legati al sistema scheletrico possiamo fare riferimento ai dolori artrosici che possono interessare le faccette articolari fra le vertebre e le coste o i dischi intervetebrali.

Le patologie infiammatorie quali per esempio spondilite anchilosante e artrite reumatoide possono causare un irrigidimento del distretto e una usura precoce delle articolazioni anche a livello costale.

I crolli vertebrali si possono presentare con l’avanzare degli anni soprattutto se è presente importante osteoporosi, possono portare ad avere dolore invalidante e alla necessità di ricorrere ad un busto ortopedico.

Spesso vediamo pubblicità di supporti per tenere le spalle o simulare una postura corretta. Teniamo presente che ci stanno vendendo un sogno, quello di avere una postura corretta senza dolore. Se ci ragioniamo su, con questa modalità, mettiamo a riposo i muscoli posturali la cui funzione è sostenere il tronco e quindi potremo avere il risultato opposto, cioè perdere massa muscolare e sostegno proprio dai muscoli posturali che vengono invece messi a riposo e vengono sostituiti da grasso.

Anche formazioni neoplasiche a livello di colonna possono trovare sede nelle vertebre e dare origine a dolore.

I visceri possono dare dolore irradiato alla colonna.

Il fegato per esempio irradia in regione dorsale destra, sul fianco, una colica biliare o renale danno un dolore posteriore a livello dorsale. Lo stomaco irradia a livello dorsale.

Il polmone e un eventuale embolia polmonare possono irradiare a livello dorsale. Il cuore, una dissecazione aortica o neoplasie viscerali possono irradiare tutte a livello dorsale.

Il dolore potrebbe essere di origine nervosa, un intrappolamento all’emergenza dalla radice spinale, oppure di origine virale, data da Herpes zoster, si manifesterà con dolore e bruciore lungo il decorso del nervo interessato .

I muscoli e le fasce possono causare dolore e con un esplorazione della zona dolente, potremo riscontrare dei punti dolenti quali trigger points e Punti algici miofasciali o una sindrome miofasciale legata a trazioni o accorciamenti situati lontano dal punto o zona dolorosa.

La postura diventa causa di dolore quando diventa scorretta e sostenuta nel tempo.

Quando ci attardiamo su un divano apparentemente comodo, esso ci accoglie in posture ricurve che interessando l’intera colonna, andranno a sovraccaricare il nostro corpo a diversi livelli. Il prolungato uso di Tablet o PC utilizzati in posizioni non proprio corrette concorre all’assunzione di posture errate per lunghi periodi di tempo. Per questo lo schermo del PC dovrebbe essere posizionato all’altezza degli occhi e frontale in modo che sia lo sguardo ad orientare la nostra posizione e non il PC a farlo.

Le posizioni adottate durante il sonno, l’utilizzo di cuscini plurimi, se non indicati per patologie specifiche, tendono a tenerci curvi e stimolare sul rachide dorsale dolori provenienti, per esempio, dal rachide cervicale.

PREVENZIONE

Adottare uno stile di vita salutare può sicuramente aiutare a controllare il nostro benessere psicofisico allontanando i fastidi. E’ indicato un adeguato controllo del peso corporeo, avere cura di evitare determinati cibi se per il nostro fisico non sono indicati. Teniamo sotto controllo le intolleranze, tra i fattori scatenanti di fenomeni infiammatori ed evitiamo di sovraccaricare i visceri in modo da evitare il dolore dorsale.

Introdurre esercizio fisico e lo sport nella pratica quotidiana e, quando necessario, l’esercizio terapeutico in modo da utilizzare nello specifico i movimenti che possano contrastare il nostro specifico disturbo.

Non dimentichiamo il ruolo molto importante della respirazione.

Un corretto modo di respirare è salutare non solo per la nostra colonna ma lo è per il corpo nel suo insieme, sia dal punto di vista motorio che emozionale. I benefici della respirazione infatti, si ripercuotono non solo a livello muscolo scheletrico, ma anche di sistema intestinale, di sistema immunitario e aiutano a indurre rilassamento.

Apprendere l’arte della meditazione per lasciare andare i pensieri, l’ansia e lo stress, il concentrarsi sul respiro, sono buone abitudini che aiutano a sentirsi meglio. La postura infatti non è solo atteggiamento fisico ma anche emozione. Un dorso curvo potrebbe derivare da un atteggiamento di rassegnazione e depressione oppure di timidezza o chiusura. Studi scientifici dimostrano che una postura chiusa e ricurva diminuisce addirittura la produzione ormonale responsabile delle nostre emozioni positive. Assumere per pochi minuti posture in apertura può fare salire la concentrazione di testosterone e cambiare addirittura il nostro modo di affrontare la vita e la nostra capacità decisionale. Assumere posture in apertura, come quella di chi vince una gara per intenderci, può darci maggiore sicurezza e fiducia nelle nostre capacità e quindi migliorare l’autostima.

CONCLUDENDO, COME POSSIAMO CONTROLLARE IL DOLORE DORSALE?

E’ dimostrato che i muscoli di una colonna con curve non adeguate facciano un lavoro cinque volte maggiore rispetto a una colonna dove le curve fisiologiche siano rispettate.

Una volta che il fastidio si è manifestato possiamo metterci nelle mani di un fisioterapista esperto in modo che con la terapia manuale e con la terapia strumentale possa aiutarci nel controllo del dolore. Con tecniche mirate e specifiche può aiutarci a diminuire il dolore.

Per esempio, nel nostro studio, utilizziamo una tecnica specifica di Miofibrolisi, la stimolazione transcutanea puntiforme a livello locale, per indurre una grande produzione di endorfine, Oppioidi prodotti dallo stesso organismo in modo da modulare la sensazione fastidiosa e apprezzare una nuova sensazione posturale.

L’esercizio terapeutico mirato, un uso corretto del respiro e il rilassamento del muscolo diaframma, possono dare sollievo non solo dal dolore ma anche dallo stress e dalle patologie ad esso correlate.

Vi aspettiamo in studio per una Valutazione.

Per approfondimenti

https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/dolore-parte-centrale-schiena-cause-rimedi/