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Come scegliere il cuscino adatto?

Quante volte ti sei svegliato e guardando il cuscino hai pensato di cambiarlo?

Capita spesso che un paziente chieda consiglio su quale posizione adottare per il sonno, su quale sia il materasso o il cuscino giusto. Condizionamenti, credenze e falsi miti, ci portano spesso su acquisti non proprio funzionali al nostro benessere spostando il nostro focus dalla vera causa: ciò che veramente ci provoca dolore.

Continua a leggere l’articolo e acquisisci consapevolezza sul tuo essere consumatore di prodotti che talvolta non sono risolutivi del tuo problema.

In che posizione si deve dormire?

Certo ci sono delle posizioni consigliate per alleviare il mal di schiena o il male al collo, o alle anche. Ma avete mai provato a costringervi in un unica posizione durante il giorno? Siete costretti a continui aggiustamenti perchè dopo un po’ non vi trovate comodi o a vostro agio.

Ho provato su di me a stare attenta alla posizione durante il sonno, rimanere con un cuscino fra le gambe e stare attenta tutta la notte a rimanere in una posizione specifica. Sapete il risultato? Una notte insonne. E questo è normale, come possiamo stare vigili la notte quando ci riesce difficile farlo anche durante il giorno?

Siamo stati programmati per muoverci anche durante il sonno. Se avete avuto esperienza di accudire persone allettate, quindi costrette ad assumere la stessa pozione a letto o sedute per ore. Non passa molto che iniziano a presentarsi arrossamenti sulla cute e alla lunga questi diventano piaghe.

Questo è dovuto a pressioni locali nei tessuti mantenute per troppo tempo. Infatti è vivamente consigliato spostare e cambiare posizione i pazienti almeno ogni due ore. Quando invece non abbiamo patologie motorie e siamo in salute, il corpo ha un’intelligenza innata, lo fa da solo. Non esiste motivo di rimanere a lungo in una posizione in cui non si è comodi. E questo diventa ancora più evidente quando si ha un qualche dolore muscolo scheletrico, ci si muove ancor di più alla ricerca della posizione di sollievo e il sonno ne risulta disturbato. Il dolore infiammatorio si fa più acuto proprio di notte.

Ecco allora che cerchiamo una causa esterna ai nostri mali. E’ colpa del cuscino e del materasso. Che ovviamente erano gli stessi anche prima della comparsa dei dolori. E inizia la partecipazione a riunioni per vendita di materassi e cuscini e ovviamente ormai li acquistiamo e ormai li abbiamo collezionati tutti. Risultato: l’unica cosa che si è alleggerita non sono i dolori, ma il portafogli.

 

Giustamente non si pensa a quanti e quali cuscini adottare e per quale posizione.

E d’altronde, come potrebbe funzionare un cuscino standard per tutte le forme di cervicale che negli anni si sono adattate alla vita della persona che ha dolore?

Chi ha un dorso curvo come potrebbe stare bene senza cuscino o con cuscino basso? E se dormo di fianco come può essere confortevole appoggiare la testa su un cuscino basso o addirittura senza cuscino?

Mi capita spesso di dormire in albergo per lavoro e ho potuto sperimentare di tutto, proprio sulla mia pelle. Sono arrivata alla conclusione che su di me l’ottimale è un cuscino di piume da modellare a seconda della posizione che assumo. Questo per me è il top.

Mettiamo il caso però, che una persona sia cardiopatica, o soffra di problemi respiratori, o di reflusso gastro-esofageo. Il problema sarà diverso, perchè sarà necessario dormire in una posizione semi seduta.

Di norma, un cuscino basso, che arrivi all’altezza delle spalle, che dia un buon sostegno è in grado di sostenere i muscoli. Questi ricevono un segnale: devono rilassarsi. I recettori dei muscoli interpretano questo segnale e cedono, si lasciano andare. Un po’ come quando sentiamo tensione cervicale, se poggiamo gli avambracci sui braccioli di una poltrona, i muscoli si accorciano e iniziano a rilassarsi.

Come avrete capito la scelta del cuscino non è semplice e chiedere consiglio al proprio fisioterapista diventa una buona idea, perchè ci saprà aiutare ad analizzare la nostra problematica, la nostra postura, indirizzandovi verso la scelta giusta per noi, a seconda delle abitudini del vostro sonno.

Anche il variare della nostra condizione clinica può influire sulla scelta del cuscino, che potrebbe essere inizialmente più alto sino a divenire nel tempo più basso.

 

Che cosa allora provoca dolore e rigidità al mattino se non è colpa del cuscino?

Per esempio la presenza di alterazioni o disfunzioni del rachide cervicale e diversi sono i fattori che possono causare dolore, ernia del disco, presenza di osteofiti, artrosi a livello dei segmenti cervicali, tutto ciò puç portare a mal di testa, sensazione di stanchezza alle guance, rigidità e difficoltà nel movimento. Questa serie di sintomi, dati da strutture diverse, hanno in comune una non adeguata vascolarizzazione che porta a un minor afflusso di nutrienti e ossigeno ai tessuti interessati.

Inoltre, diminuendo l’apporto di scambi cellulari le sostanze di scarto rimangono in loco continuando ad alimentare il processo infiammatorio.

Quando ci alziamo al mattino la rigidità è più importante e man mano che ci muoviamo i muscoli, hanno un maggior apporto di sangue e si inizia a stare relativamente meglio.

Di notte, visti i movimenti limitati, il dolore si farà di nuovo sentire, in quanto è proprio col movimento che il liquido sinoviale, il nostro lubrificante naturale, lubrifica le articolazioni e la circolazione rallenta perchè ci muoviamo di meno.

E’ quindi normale, sentirsi più rigidi al mattino e sentire che via via i sintomi migliorano col passare delle ore.

Concludendo quindi, se abbiamo dolore durante la notte o al mattino, cosa bisogna fare, che cuscino, che materasso possiamo usare?

E’ preferibile non porre il focus sul materasso e cuscini ma piuttosto controllare il proprio stile di vita. Per esempio, quali sono le nostre abitudini prima di andare a dormire? Siamo soliti usare tre cuscini per due tre ore incollati al cellulare? Oppure utilizziamo a lungo un appoggio della cervicale sul bracciolo del divano? Forse è arrivato il momento di sfatare i miti su cuscini e materassi e farsi aiutare da un fisioterapista a fare il punto sulla propria situazione articolare e su come ci si possa liberare dei propri disturbi gestendo il proprio corpo in maniera differente.

La soluzione potrebbe arrivare stilando insieme al fisioterapista un programma terapeutico che accompagni dalla fase acuta, levando inizialmente il dolore, sino alla riprogrammazione del movimento e al consolidamento dei risultati ottenuti.

Diverse sono le modalità di intervento e variano a seconda dei casi, si può spaziare dalla terapia manuale, all’utilizzo della terapia fisica ma anche l’esercizio terapeutico e il cambiamento dello stile di vita.

Per questo si rende necessaria una valutazione della persona a 360° in modo da poter essere più precisi ed efficaci e andare verso il benessere.

 

Per ulteriori approdondimenti:

https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/cervicale-sonno/